Assistenza medica e legale contro gli errori medici
Pur ove l'indicazione all'intervento chirurgico (protesizzazione dell'anca) risulti condivisibile, le scelte effettuate in sede operatoria prive di criticità ed i comportamenti dei sanitari rispettosi delle conoscenze e dei parametri della scienza e della prassi medica, deve ritenersi la responsabilità medica del medico chirurgo e della relativa struttura sanitaria di tutti i danni patiti dal pazi...
Tribunale civile di Bologna, sez. III civ., sentenza n. 21060 del 29.11.2017
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Circa l'onere probatorio, nelle controversie instaurate per il risarcimento del danno da autolesione nei confronti dell'istituto scolastico e dell'insegnante, l'attore dovrà soltanto provare che il danno si è verificato nel corso dello svolgimento del rapporto, mentre sarà onere dei convenuti dimostrare che l'evento dannoso è stato determinato da causa a loro non imputabile.
Tribunale di Lecce – Avv. Elena Di Noi – Sentenza n. 1343 del 28 marzo 2017.
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Il datore di lavoro è responsabile dell'infortunio occorso al lavoratore, sia quando ometta di adottare le idonee misure protettive, sia quando non accerti e vigili che di queste misure venga fatto effettivamente uso da parte dei dipendenti
Corte di Cassazione – Sentenza n. 2209 del 4 febbraio 2016
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Nel caso di insegnante che abbia colpevolmente fatto eseguire a bambini di sei anni, con abilità motorie ancora modeste in termini di forza, equilibrio e coordinazione, giochi movimentati in ambiente inadeguato, il Ministero dell'Istruzione è tenuto a risarcire i danni patiti dagli alunni.
Tribunale di Lecce – Prima sezione civile, avv. Grazia Carignani – Sentenza n. 123 del 13 gennaio 2016
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Nei soggetti suscettibili esposti ad amianto, l’effetto cancerogeno può essere conseguente ad una “dose” estremamente bassa, a differenza di tutti gli altri tumori. Sicchè, pure in assenza di norme specifiche per il trattamento dei materiali contenenti amianto, (introdotte con D.P.R. 10 febbraio 1982, n. 15), il datore di lavoro è tenuto all'adozione di misure idonee a ridurre il rischio di esposi...
Tribunale di Lecce – Prima sezione civile, dott. Federica Sterzi Barolo – Sentenza n. 5974/2015 del 17 dicembre 2015.
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La responsabilità del lavoratore si può escludere solo nell'ipotesi tipica di comportamento "abnorme" nel caso in cui lo stesso violi "con consapevolezza" le cautele impostegli, ponendo in essere in tal modo una situazione che si poteva prevedere e certamente non può evitare.
Tribunale di Lecce – Prima sezione civile - Dott. Federica Sterzi Barolo – Sentenza n. 3967 del 21 luglio 2015
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Al fine di accertare la responsabilità dell'Asl nelle ipotesi di emotrasfusioni, è necessario non solo che il creditore che agisca per l'adempimento provi la fonte (negoziale o legale) del suo diritto ed il relativo termine di scadenza, limitandosi alla mera allegazione della circostanza dell'inadempimento della controparte, gravando sul debitore convenuto l'onere della prova del fatto estintivo d...
Tribunale di Lecce – Prima sezione civile, dott. Maurizio Rubino – Sentenza n. 2111 del 23 aprile 2015
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L'attività di formazione del lavoratore, ove si tratti dell'utilizzo di macchine complesse, non si esaurisce nell'informazione e nell'addestramento in merito ai rischi derivanti dall'utilizzo strettamente inteso, ma deve tener conto anche dei rischi derivanti dalla diretta esecuzione delle operazioni ad altri riservate.
Corte di Cassazione – Sentenza n. 44106 del 23 ottobre 2014
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Deve essere risarcito il danno da emotrasfusione che sia stato richiesto entro i 5 anni dal momento in cui la malattia viene percepita o può essere percepita quale danno ingiusto conseguente al comportamento doloso o colposo di un terzo, usando l'ordinaria diligenza e tenuto conto della diffusione delle conoscenze scientifiche, non rilevando invece il momento in cui il terzo determina la modificaz...
Tribunale di Lecce – Prima sezione civile, dott. Katia Pinto – Sentenza n. 3926 del 17 ottobre 2014
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Sulla base della legislazione vigente, sussite un obbligo di controllo, direttiva e vigilanza in materia di sangue umano da parte del Ministero della Salute, anche strumentale alla funzione di programmazione e coordinamento in materia sanitaria.
Tribunale di Lecce – Prima sezione civile, dott. Katia Pinto – Sentenza n. 3926 del 17 ottobre 2014.
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L'omesso uso del casco protettivo da parte del conducente di un motociclo può essere fonte di corresponsabilità della vittima di un sinistro stradale per il danno causato a sé stesso, con conseguente riduzione della somma da corrisponderle.
Tribunale di Brindisi – Sezione unica civile, dott. Loredana Galasso – Sentenza n. 1331 del 16 settembre 2014
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Nei giudizi di risarcimento del danno causato da attività medica, l'attore ha l'onere di allegare e di provare l'esistenza del rapporto di cura, il danno ed il nesso causale, mentre ha l'onere di allegare, ma non di provare, la colpa del medico; quest'ultimo, invece, ha l'onere di provare che l'eventuale insuccesso dell'intervento, rispetto a quanto concordato o ragionevolmente attendibile, è dipe...
Tribunale di Brindisi – Sezione unica civile, dott. Cosimo Almiento – Sentenza n. 1303 del 12 settembre 2014
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La struttura ospedaliera è tenuta a rispondere del danno causato da infezione sopravvenuta a seguito di un parto cesareo correttamente eseguito e causata da contaminazione della sala operatoria.
Tribunale di Brindisi, sezione unica civile, dott. Cosimo Almiento – Sentenza n. 1303 del 12 settembre 2014
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L'istituto scolastico ha un onere di sorveglianza non assoluto, ma commisurato all'età ed al grado di maturità degli allievi, nonché alla pericolosità intrinseca dell'attività svolta.
Tribunale di Lecce – Seconda sezione civile, dott. Adele Ferraro – Sentenza n. 3185 del 4 settembre 2014
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Nella liquidazione del danno non patrimoniale da uccisione d’un familiare deve tenersi conto dell’intensità del relativo vincolo e di ogni ulteriore circostanza, allegata e provata dagli interessati.
Corte di Cassazione - Sentenza n. 17006 del 25 luglio 2014
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Il dovere di vigilanza dell'insegnante va commisurato all'età e al grado di maturazione raggiunto dagli allievi in relazione alle circostanze del caso concreto. Nel caso di specie, l'età del minore (tre anni) richiedeva che l'attenzione dell'insegnante dovesse essere massima non avendo il minore sviluppato un'idoneità psico-fisica tale da impedirgli di trovarsi in situazioni di pericolo con pregiu...
Tribunale di Brindisi – Sezione civile, avv. Simone Coppola – Sentenza n. 1170 del 7 luglio 2014
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L'Inail è tenuta ad indennizzare in capitale le menomazioni di grado pari o superiore al 6 per cento ed inferiore al 16 per cento; per le menomazioni superiori al 16 per cento è erogato in rendita.
Tribunale di Lecce – Sezione lavoro, dott. Luisa Santo – Sentenza n. 3410 del 2 luglio 2014
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Il Ministero risponde dei danni subiti da un alunno, ancorché maggiorenne, caduto durante un esercizio ginnico su manto sconnesso.
Tribunale di Lecce – Prima sezione civile , avv. Filippo Agrosì – Sentenza n. 2494 del 19 giugno 2014
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Ai fini della liquidazione del danno biologico, l'età assume rilevanza in quanto col suo crescere diminuisce l'aspettativa di vita.
Tribunale di Lecce – Giudice monocratico, dott. Maurizio Rubino – Sentenza del 21 maggio 2014
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Il consulente non ha semplicemente valutato e quantificato i danni subiti a seguito del mancato esame arterioso ma, con funzione percipiente, ha espletato l'incarico mediante l'ausilio di elevatissime cognizioni tecniche e le risultanze della consulenza costituiscono fonte diretta di prova al pari di ogni altra ritualmente acquisita al processo.
Tribunale di Brindisi – Sezione unica civile, dott. Gianmarco Galiano – Sentenza n. 720 del 14 aprile 2014
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E' responsabile il medico angiologo che si limiti a sottoporre il paziente al solo esame del circolo venoso, omettendo l'esecuzione del Doppler arterioso che avrebbe consentito di individuare tempestivamente la presenza di eventuali coaguli, esponendo così l'attore al rischio incombente dell'amputazione dell'arto colpito dall'evento acuto.
Tribunale di Brindisi – Sezione unica civile, dott. Gianmarco Galiano – Sentenza n. 720 del 14 aprile 2014
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Grava sull'attore l'onere di provare, anche in via presuntiva, la sussistenza di quelle peculiarità attinenti agli aspetti anatomo-funzionali e relazionali ed agli aspetti di sofferenza soggettiva, in presenza delle quali può essere accordato l'aumento a titolo di "personalizzazione" consentito dalle tabelle suddette.
Nel caso di specie occorre considerare la giovane età dell'attore all'epoca dei...
Tribunale di Brindisi – Sezione unica civile, dott. Pietro Lisi – Sentenza n. 686 del 9 aprile 2014
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Ai prossimi congiunti di persona che abbia subito, a causa di fatto illecito costituente reato, lesioni personali, spetta il risarcimento del danno morale concretamente accertato in relazione ad una particolare situazione affettiva con la vittima.
Tribunale di Brindisi – Sezione unica civile, dott. Pietro Lisi – Sentenza n. 686 del 9 aprile 2014.
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La struttura sanitaria risponde non solo nel caso in cui il danno subito dal paziente sia riconducibile dal negligente operato del proprio personale dipendente, ma anche qualora il danno sia riconducibile a un difetto della strumentazione in suo possesso e/o ad una disfunzione del suo apparato strutturale ed organizzativo.
Tribunale di Brindisi – Sezione unica civile, avv. Vittoria Uggenti – Sentenza n. 661 del 7 aprile 2014.
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Nel processo civile la regola probatoria - a differenza di quanto accade nel processo penale, ove vige la formula "oltre il ragionevole dubbio" - si caratterizza invece per la preponderanza dell'evidenza, divenendo la regola del "più probabile che non".
Tribunale di Lecce – Prima sezione civile, dott. Federica Sterzi Barolo – Sentenza n. 1314 del 1 aprile 2014.
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Il subcommittente risponde nei confronti dei terzi in luogo del subappaltatore, ovvero in via solidale con lui, quando, abbia esercitato una concreta ingerenza sull'attività di questi, agendo in modo tale da comprimerne parzialmente l'autonomia organizzativa, incidendo anche sulla utilizzazione dei relativi mezzi.
Tribunale di Lecce - Prima sezione civile, dott. Federica Sterzi Barolo – Sentenza n. 1160 del 10 marzo 2014
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L'onere della prova va ripartito tenendo conto in concreto della possibilità per l'uno o per l'altro soggetto di provare circostanze che ricadono nelle rispettive sfere di azione.
Tribunale di Brindisi – Sezione unica civile, dott. Pietro Lisi – Sentenza n. 449 del 7 marzo 2014
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Della mancata annotazione nella cartella clinica di un intervento chirurgico non può giovarsi la struttura ospedaliera per andare esente da responsabilità.
Tribunale di Brindisi – Sezione unica civile, dott. Pietro Lisi – Sentenza n. 449 del 7 marzo 2014.
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La possibilità di autodeterminarsi ad interrompere la gravidanza va valutata anche alla luce dell' esistenza di un reale danno alla salute psichica della madre.
Tribunale di Brindisi – Sezione civile, dott. Gianmarco Galiano – Sentenza n. 376 del 25 febbraio 2014.
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La esimente penale non elide l'illecito civile e che resta fermo l'obbligo di cui all'art. 2043 c.c., che è clausola generale del neminem laedere, sia nel diritto positivo, sia con riguardo ai diritti umani inviolabili quale è la salute.
Tribunale di Brindisi – Sezione civile unica, dott. Cosimo Almiento – Sentenza n. 431 del 5 marzo 2014.
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