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Patteggiamento per il neurochirurgo del "Vito Fazzi" nel processo relativo a lesioni permanenti a causa di errata biopsia.

martedì 20 novembre 2012 - A Lecce un medico viene condannato a due mesi, a seguito di patteggiamento.

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LECCE – Si è concluso con un patteggiamento a due mesi e sette giorni il caso di malasanità che vedeva come imputato un neurochirurgo del “Fazzi”, accusato di lesioni personali gravissime. La vicenda giudiziaria ruota attorno alla figura di un uomo di 60 anni deceduto nell’agosto del 2010 e al quale era stato diagnosticato un grave tumore al cervello. All’uomo era stata pertanto prelevata una porzione di tessuto, al fine di fornire una diagnosi più precisa della malattia. A seguito dell’esame chirurgico d biopsia, però, la presunta vittima aveva manifestato gravi deficienze di tipo motorio e linguistico, perdendo ben presto sia l’uso della parola che qualsiasi possibilità di deambulazione, situazione che si era aggravata sempre di più, fino ad arrivare alla morte del paziente. La perizia collegiale, affidata a tre specialisti, aveva escluso che il decesso fosse legato alla biopsia, evidenziando però come la stessa fosse stata eseguita in maniera non corretta per un “errore di centraggio”. L’accusa era stata quindi modificata in lesioni personali gravissime.