Morte sospetta di un 57enne: la Procura di Lecce dispone imputazione coatta per un infermiere.
sabato 14 settembre 2013 - Disposta l'imputazione coatta per il reato di omicidio colposo a carico di un infermiere di 36 anni di Brindisi, in servizio presso il 118, per aver causato, per presunta negligenza, la morte di un paziente.
A causare la morte di Donato Gabellone, 57 anni di Lecce, potrebbe essere stata la condotta dell'infermiere in servizio presso il 118 del capoluogo salentino; a tal fine sarebbe stata disposta nei confronti dell'uomo l’imputazione coatta per il reato di omicidio colposo.
I fatti fanno riferimento alla notte del 21 novembre del 2009, quando la vittima avvertì improvvisamente un malore, con forti dolori al petto, tanto da richiedere l’intervento del 118. Il centralinista del numero di soccorso, inquadrò l’intervento con un “codice giallo”, inviando sul posto un’ambulanza senza un medico. L'infermiere, secondo quanto denunciato dai familiari di Gabellone, avrebbe eseguito un semplice elettrocardiogramma, invitando il 57enne, in caso di persistenza dei disturbi, a consultare la guardia medica. Il paziente si recò in ospedale la mattina dopo, ma le sue condizioni di salute si aggravarono tanto da provocare il decesso per un arresto cardiocircolatorio.