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La famiglia del medico colombiano morto al “Vito Fazzi” sporge denuncia.

mercoledì 19 febbraio 2014 - Il 22 gennaio una donna di 65 anni, giunta nel Salento a ottobre per il battesimo del nipote, è deceduta nel nosocomio leccese. Esposto della figlia in Procura: coinvolti anche gli ospedali di Galatina e Tricase che hanno avuto la paziente in cura.

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LECCE – Tre ospedali, con i rispettivi reparti risultano coinvolti nel decesso di Luz Marina Peralta De Contreras, 65enne. La donna è morta al “Vito Fazzi” il 22 gennaio scorso, dopo 63 giorni di ricovero presso i nosocomi di Galatina, Tricase e Lecce. La prossima settimana la salma dovrebbe tornare in patria. Intanto la figlia, Sofia Lucero, 36enne , ha sporto denuncia presso la Procura della Repubblica perché convinta che la madre sia stata vittima di un caso di malasanità. Al momento dell'arrivo in Italia, Luz Marina si sarebbe trovata in buono stato di salute, a parte l’ipertensione per la quale assumeva da anni due pillole al giorno. Solo ai primi di novembre interveniva uno stato febbrile conclusosi con il decesso. La prima diagnosi, quella di un medico inviato a domicilio dall’assicurazione che la donna aveva, è stata di “stomatiti aftose”. Nel mezzo una sospetta pancreatite, una presunta encefalite virale, un’emorragia celebrale, un edema polmonare e la scoperta della presenza di un’infezione micotica, la candida parapsilosis, riscontrata all’esito di analisi due settimane prima del decesso.