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Confonde una polmonite per influenza e muore il paziente. Chiuse le indagini su un medico del 118

martedì 11 febbraio 2014 - La procura chiude le indagini su un medico del 118 dell'ospedale di Scorrano, che, secondo l'accusa, avrebbe confuso una polmonite con un'influenza, causando la morte del paziente.

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Avrebbe confuso una forma molto grave di polmonite per un’influenza. Un errore che sarebbe costato la vita a Fernando Pedone, commerciante 50enne, originario di Bagnolo del Salento, deceduto nel gennaio scorso nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Ignazio Veris Delli Ponti” di Scorrano. La Procura di Lecce ha chiuso le indagini su un medico del 118. Inizialmente figuravano nel registro degli indagati i nomi di dieci le persone (tra il personale medico che ha avuto in cura la vittima). Ma gli accertamenti svolti dal sostituto Paola Guglielmi hanno permesso di chiudere il cerchio su un unico professionista. Secondo quanto denunciato nell’esposto presentato dai familiari della vittima, Pedone è deceduto dopo un lungo calvario andato avanti per oltre 24 ore. In piena notte è intervenuta la prima ambulanza, con il medico indagato, che avrebbe diagnosticato alla vittima un semplice stato influenzale e ansioso, limitandosi a un intervento sul posto. Poche ore dopo le condizioni del paziente si sarebbero nuovamente aggravate, tanto da rendere necessario un nuovo intervento del 118 che, dopo aver tentato di rianimare il 50enne, lo avrebbe trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso dell’ospedale di Scorrano. Di lì a poco le condizioni si sarebbero aggravate al punto da far subentrare uno stato comatoso poi divenuto irreversibile. L’uomo è stato così trasferito nel reparto di Rianimazione dove, dopo alcune ore, è stato riscontrato il decesso del paziente.