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I casi del Salento

Leggi le ultime sentenze emesse dai Tribunali di Lecce, Brindisi e Taranto

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E' tenuto al risarcimento del danno l'odontaiatra che abbia anticipato l'estrazione di un premolare.

Sarebbe stato corretto aspettare il recupero del canino prima di procedere alla estrazione del premolare e, una volta constatata l'impossibilità del canino di erompere, eseguire una adeguata terapia di compromesso, per cui il premolare prende il posto del canino.

Tribunale di Brindisi – Sezione unica civile, dott. Gabriella Del Mastro – Sentenza n. 430 del 5 marzo 2013. Leggi »

Il ginecologo è responsabile per la mancata diagnosi di una patologia neonatale che non sia dovuta esclusivamente alla scarsa sensibilità degli strumenti diagnostici esistenti all'epoca.

La legge consente alla madre di evitare il pregiudizio che, da quella condizione del feto, deriverebbe al proprio stato di salute e rende corrispondente a regolarità causale che la gestante interrompa la gravidanza, se informata delle gravi condizioni del feto.

Tribunale di Lecce – Seconda sezione civile, dott. Adele Ferraro – Sentenza n. 202 del 15 gennaio 2014 Leggi »

In caso di infortunio scolastico, non sussiste responsabilità del Ministero laddove il danneggiato sia maggiorenne.

L’infortunata aveva l'onere giuridico di autodeterminarsi senza bisogno di alcun controllo di terzi, attesa la sua maturità raggiunta con la maggiore età.

Tribunale di Lecce – Sezione civile, avv. Marcella Scarciglia – Sentenza n. 823 del 14 febbraio 2014 Leggi »

L'ospedale militare in un caso di errata diagnosi e mancato tempestivo trattamento.

L'errata diagnosi e il mancato tempestivo ed appropriato trattamento hanno comportato l'evoluzione in necrosi emorragica del testicolo destro che in seguito ha reso necessaria l'asportazione

Tribunale di Lecce – Prima sezione civile, avv. Giuseppe Quaranta – Sentenza n. 593 del 6 febbraio 2014. Leggi »

Il danno da eccessiva permanenza di catetere neonatale: il Giudice può discostarsi dalla valutazione delle linee guida.

Le linee guida costituiscono un utile parametro nell'accertamento dei profili di colpa riconducibili alla condotta del medico ma non eliminano la discrezionalità giudiziale insita nel giudizio di colpa; il giudice resta, infatti, libero di valutare se le circostanze concrete esigano una condotta diversa da quella prescritta dalle stesse linee guida.

Tribunale di Lecce – Prima sezione civile, dott. Federica Sterzi Barolo – Sentenza n. 682 del 12 febbraio 2014. Leggi »

Il Ministero è tenuto a risarcire i danni dentari riportati da un alunno per l'improvvisa chiusura di una porta.

L’obbligo di vigilanza grava sull'insegnante, ove si consideri la particolare fascia d'età dei soggetti da vigilare, che li rende inconsapevoli di valutare eventuali pericoli.

Tribunale di Lecce – Sezione distaccata di Nardò, avv. Giorgia Imperiale – Sentenza n. 4242 del 16 dicembre 2013 Leggi »

Scuola – Repentina apertura porta – Danno dentario - Responsabilità contrattuale del Ministero – Obbligo di vigilanza

Il Ministero dell'Istruzione è tenuto a risarcire il danno subito da un'alunna minorenne all'interno dell'istituto scolastico, stante l’obbligo di vigilanza da parte dell'insegnante.

Tribunale di Lecce – Sezione distaccata di Nardò, avv. Giorgia Imperiale – Sentenza n. 4242 del 16 dicembre 2013. Leggi »

Sussiste responsabilità da parte della scuola materna per danni da autolesione riportati da un minore nell'attività ludica

Nelle controversie instaurate per il risarcimento del danno da "autolesione" nei confronti dell'istituto scolastico, è applicabile il regime probatorio desumibile dall'art. 1218 c.c.

Tribunale di Brindisi – Sezione civile, dott. Gabriella Del Mastro – Sentenza n. 1425 del 3 dicembre 2013 Leggi »

La responsabilità del laboratorio di analisi per allarmismo causato da esami errati.

Si esclude il rapporto di causalità del presunto danno subito dall'istante e il comportamento del laboratorio di analisi, parte in causa, in quanto il timore creato dalla presenza di valori moderatamente aumentati dal C.E.A., è da ascriversi ad una condizione di elevato allarmismo interpretativo.

Tribunale di Lecce – Sezione civile, avv. Marcella Scarciglia – Sentenza n. 3472 del 7 novembre 2013 Leggi »

Le voci di danno risarcibili in caso di morte del feto.

In considerazione dell' età della vittima, non è pensabile che la medesima possa aver avuto una qualche coscienza della morte imminente. Ciò vale ad escludere il risarcimento del danno biologico iure hereditatis.

Tribunale di Lecce – Prima Sezione civile, dott. Federica Sterzi Barolo – Sentenza n. 3253 del 28 ottobre 2013. Leggi »

La responsabilità del chirurgo sussiste anche in caso di successivo intervento correttivo.

La non corretta esecuzione del primo intervento chirurgico ha una sua rilevanza ai fini risarcitori laddove abbia determinato un notevole allungamento dei tempi di guarigione e reso necessario un secondo intervento correttivo.

Tribunale di Brindisi - Sezione Unica civile, dott. Pietro Lisi – Sentenza n. 1237 del 2 ottobre 2013. Leggi »

Il Ministero della Salute è tenuto al risarcimento del danno causato da emotrasfusione.

Il Ministero della salute deve ritenersi tenuto, anche anteriormente alla data di rilevazione del virus, a controllare che il sangue utilizzato per le trasfusioni o per gli emoderivati fosse esente da virus e che i donatori non presentassero alterazione delle transaminasi, in adempimento di obblighi specifici posti dalle fonti normative speciali.

Tribunale di Lecce – Dott. Maurizio Rubino – Sentenza n. 2332 del 19 agosto 2013. Leggi »

Condanna dell'ASL in un caso di duplice intervento ginecologico.

La responsabilità della struttura sanitaria va inquadrata nella responsabilità contrattuale, sul rilievo che l'accettazione del paziente in ospedale, ai fini del ricovero o di una visita ambulatoriale, comporta la conclusione di un contratto.

Tribunale di Brindisi – Sezione civile, avv. Vito Quarta – Sentenza n. 981 del 5 luglio 2013. Leggi »

Morte del feto in conseguenza di mancata diagnosi tempestiva e ritardo nell'intervento di parto cesareo.

La condanna al pagamento di una provvisionale disposta in sede penale costituisce un provvedimento di natura parziale e provvisoria, che anticipa la valutazione definitiva della sussistenza del danno, ma che non fa stato, per sua natura, nel processo civile di liquidazione ed è viceversa destinato ad essere sostituito dall'integrale risarcimento del danno.

Tribunale di Lecce – Sezione civile, dott. Maurizio Rubino – Sentenza n. 2210 del 12 luglio 2013. Leggi »

La responsabilità medica in un caso di rottura della trachea durante l'anestesia con intubazione.

Il grado di diligenza esigibile dallo specialista va esaminato con maggior rigore ai fini della responsabilità professionale, dovendo aversi riguardo alla peculiare specializzazione e alla necessità di adeguare la condotta alla natura e al livello di pericolosità della prestazione.

Tribunale di Brindisi – Sezione civile, dott. Antonio Ivan Natali – Sentenza n. 932 del 24 giugno 2013. Leggi »

Danno da emotrasfusione e risarcimento del danno morale da decesso del congiunto.

Il danno di natura non patrimoniale ed essenzialmente riconducibile al c.d. danno morale da decesso del congiunto e da conseguente perdita del rapporto parentale va liquidato in via equitativa, tenendo conto della indubbia sofferenza provocata agli attori dalla perdita del congiunto, ma pure dell' età comunque avanzata di quest'ultimo al momento del decesso.

Tribunale di Lecce – Sezione civile, dott. Michela De Lecce – Sentenza n. 1898 del 18 giugno 2013. Leggi »

La struttura ospedaliera è responsabile dei danni in caso di "scambio di referti di esami clinici".

Il medico ha l'obbligo di controllare la competenza e l'esattezza delle cartelle cliniche e dei relativi referti allegati, la cui violazione comporta la configurazione di un difetto di diligenza e, quindi, un inesatto adempimento della sua corrispondente prestazione professionale.

Tribunale di Brindisi – Sezione civile, dott. Donatella De Giorgi – Sentenza n. 599 del 10 aprile 2013. Leggi »

La responsabilità del ginecologo per gli effetti collaterali della frantumazione di calcoli renali mediante onde d'urto.

L'accertamento della responsabilità medica in ambito civile richiede uno standard più basso rispetto al processo penale: la regola della prova "oltre il ragionevole dubbio" lascia il passo alla regola della preponderanza dell'evidenza o del "più probabile che non".

Tribunale di Lecce – Sezione distaccata di Tricase, avv. Bucato Capozza – Sentenza n. 77 del 28 marzo 2013. Leggi »

In un caso di parto prematuro, il medico è responsabile per la castrazione chirurgica della donna.

Ai fini della necessaria personalizzazione del danno non patrimoniale, nel caso in esame si è considerata la giovane età del soggetto all'epoca dell'intervento, la perdita irreversibile della funzione riproduttiva e la menopausa chirurgica, che hanno comportato senz'altro notevoli sofferenze per l'attrice anche dal punto di vista psichico.

Tribunale di Lecce – Prima sezione civile, avv. Carignani – Sentenza n. 967 del 14 marzo 2013. Leggi »

I termini di prescrizione in un caso di cecità assoluta dalla nascita per trattamenti di ossigenoterapia e fototerapia in incubatrice.

Il termine di prescrizione ex art. 2947, primo comma, c.c. decorre "dal momento in cui la malattia viene percepita o può essere percepita quale danno ingiusto conseguente al comportamento doloso o colposo di un terzo, usando l'ordinaria diligenza e tenuto conto della diffusione delle conoscenze scientifiche".

Tribunale di Lecce – Seconda sezione civile, dott. Tinelli – Sentenza n. 776 del 28 febbraio 2013. Leggi »

Sul diritto al risarcimento della madre nonché del padre per l'omessa diagnosi delle malformazioni del feto.

L'obbligazione medica si inserisce in un contratto di prestazione di opera professionale con effetti protettivi anche nei confronti del padre del concepito, sicchè il danno provocato da inadempimento del sanitario, costituisce una conseguenza immediata e diretta anche nei suoi confronti.

Tribunale di Brindisi – Sezione distaccata di Francavilla Fontana, dott. Antonio Ivan Natali – Sentenza n. 40 del 7 febbraio 2013. Leggi »

La responsabilità medica in un caso di intervento laparoscopico.

Il professionista risponde anche per colpa lieve quando per omissione di diligenza o di prudenza provochi un danno nell'esecuzione di un intervento operatorio o di una terapia medica. La limitazione della responsabilità del medico alle sole ipotesi di dolo o colpa grave si applica unicamente ai casi che trascendono la preparazione media (Cass. 11.4.1995, n. 4152), ovvero perché la particolare comp...

Tribunale di Lecce – Seconda sezione civile, dott. Ferraro – Sentenza n. 687 del 20 febbraio 2013. Leggi »

La responsabilità del Ministero in un caso di infezione post partum.

Dal risarcimento del danno complessivamente dovuto dal Ministero della salute a persona contagiata in seguito a trasfusioni con sangue infetto vanno detratti gli importi già ricevuti dalla vittima a titolo di indennizzo "ex lege" n. 210 del 1992, perché altrimenti il danneggiato realizzerebbe un ingiustificato arricchimento, percependo due diverse attribuzioni patrimoniali dal medesimo soggetto e ...

Tribunale di Lecce - Sentenza civile n. 275 del 23 gennaio 2013 - avv. Giovanni Tommasi, in funzione di Giudice unico. Leggi »

Il distacco di una protesi dentaria fissa è riconducibile ad un intervento di artroscopia al ginocchio?

Occorre la prova circa la sussistenza di un effettivo nesso causale tra la lesione lamentata e la condotta dei sanitari che eseguirono l'intervento di artroscopia al ginocchio.

Tribunale di Lecce -Sentenza civile n. 273 del 23 gennaio 2013 Leggi »

La distinzione tra intervento routinario ed intervento complesso è rilevante?

Anteriormente all'intervento delle SS.UU del 2001 (sentenza n. 13533 del 30/10/2001) aveva rilevanza, sul piano dell'allocazione dell'onere probatorio, la distinzione fra due tipologie di interventi medico-chirurgici: gli interventi routinari e gli interventi complessi. Per quanto concerne gli interventi semplici, si affermava che, in base al principio res ipsa loquitur, in capo al soggetto cred...

Tribunale di Lecce – Sezione distaccata di Nardò, avv. Imperiale – Sentenza n. 14 del 15 gennaio 2013. Leggi »

Caduta del paziente dalla lettiga a causa del cedimento dello schienale: l'ASL è responsabile.

La lettiga, sulla quale era stato fatto sdraiare il paziente, era evidentemente inadeguata all'uso e non vi è prova che la caduta sia stata conseguenza di movimenti inconsulti dell'infermo.

Tribunale di Lecce - avv. Pierluigi D'Antonio - Sentenza n, 15 del 2 gennaio 2013. Leggi »

La struttura ospedaliera è responsabile per le infezioni dovute all'utilizzo di materiale chirurgico non perfettamente sterilizzato.

Se si accoglie la domanda in misura non superiore all'eventuale proposta conciliativa, si condanna la parte che ha rifiutato senza giustificato motivo la proposta al pagamento delle spese del processo maturate dopo la formulazione della proposta; per la fase successiva alla proposta l'attore deve, pertanto, essere condannato a rifondere alla società convenuta le spese di causa.

Tribunale di Lecce - Sezione Civile - Sentenza n. 2963 del 13 Dicembre 2012. Leggi »

La responsabilità medica in caso di intervento chirurgico di ernioplastica.

Nelle obbligazioni di mezzi è la diligenza del debitore e non il conseguimento del risultato a costituire metro di giudizio: tale diligenza non è quella generica del buon padre di famiglia, ma quella qualificata dell' homo eiusdem professionis ac conditionis.

Tribunale di Brindisi – Sezione distaccata di Ostuni, avv. Uggenti – Sentenza n. 193 del 3 dicembre 2012. Leggi »

La responsabilità medica in caso di infezione dovute ad uso di strumenti non sterilizzati.

Nel processo civile vige la regola della preponderanza dell'evidenza o del «più probabile che non », mentre nel processo penale vige infatti la regola della prova «oltre il ragionevole dubbio.

Tribunale di Lecce - Sezione Civile - Avv. Grazia Carignani - Sentenza n. 2074 del 4 Ottobre 2012 Leggi »

Il Ministero è tenuto al risarcimento in caso di infezione da vaccinazioni obbligatorie.

L'indennizzo ai soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni ed emoderivati, ha natura non già risarcitoria, bensì assistenziale in senso lato, riconducibile agli art. 2 e 32 cost., ed alle prestazioni poste a carico dello Stato in ragione del dovere di solidarietà sociale.

Tribunale di Lecce - Sezione Civile - Avv. Grazia Carignani - Sentenza n. 2075 del 4 Ottobre 2012. Leggi »